“C’è una ricchezza strepitosa in questo museo, vedo una serie di pezzi esclusivi. La testa di Alessandro Magno e i reperti di età tolemaica sono quelli che m’intrigano di più”. L’egiziano Zahi Hawass, superstar dell’archeologia ed ex ministro delle Antichità, per molti il massimo egittolico vivente, è quasi sopraffatto dai capolavori del Mann, mentre attraversa le sale accompagnato dal direttore Paolo Giulierini.
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